Prende il nome di Pietra Solare una speciale tipologia di pietra calcarenitica, è una varieta del Carparo tradizionale del Salento con delicate sfumature cromatiche, originate da differenti sedimentazioni della roccia calcarea in ambiente marino.
Questo tipo di pietra, unica e ricercatissima, viene utilizzata sia nell’architettura degli esterni che negli interni, sotto forma di rivestimento, per valorizzare i prospetti degli edifici o ricreare singolari ambientazioni, per realizzare prestigiose pavimentazioni ma anche per la produzione di complementi d’arredo ed oggettistica artistica.
LE SFUMATURE DI COLORE
Rispetto al tradizionale Carparo, dall’aspetto cromaticamente uniforme, la più esclusiva Pietra Solare è caratterizzata dalla presenza di trame e venature sedimentate nel tempo. Queste screziature rossastre o brune la rendono particolarmente apprezzata e richiesta da architetti, designer e più in generale, da tutti gli amanti dell’eleganza inconfondibile di questo materiale, che rappresenta un’alternativa, di elevato pregio, capace di unire il fascino delle trame marmoree al calore della pietra naturale.
Le preziose venature della Pietra Solare, antichissime sedimentazioni, sono distinte per livello di profondità di estrazione. Nel 1° livello è presente una pietra a grana grossa, generalmente di colore rossastro . Nel 2° e 3° livello la grana si fa più fitta e la materia prima diviene estremamente dura, perfetta per pavimentazioni e maxi formati, con parti tendenti al rosso ed altre più bionde. Il 4° livello a grana grossa, ha una colorazione giallastra. Le irregolarità cromatiche di questo materiale generano orditure e trame differenti a seconda della tipologia di taglio effettuato (trasversale o longitudinale) e combinate alla scelta del formato e dalla posa, permettono di ottenere effetti unici e molto particolari.
LE DIFFERENZE CON IL CARPARO E LA PIETRA LECCESE
La Pietra Solare è una tipologia di Carparo Salentino estremamente più duro e resistente, dalle prestazioni nettamente superiori, che può essere adoperato anche in atmosfera marina, compensando quelli che sono i naturali “punti deboli” del Carparo e della Pietra Leccese. La sua composizione stessa la rende antigeliva e resistente a fenomeni di alveolizzazione e rapido degrado che possono invece manifestarsi nelle comuni pietre tufacee. Motivo per cui viene spesso preferita al Carparo negli interventi di restauro monumentale e rifacimento di murature