L’isolamento “a cappotto” comunemente conosciuto come cappotto termico, consiste nell’applicare l’isolante, normalmente in EPS all’esterno degli elementi verticali di un abitato, creando così uno strato omogeneo che protegga l’intero involucro. La scelta di applicare l’isolamento a cappotto è oggi effettuata già nella fase di progetto dell’edificio ma si può decidere di realizzare l’intervento anche in edifici esistenti che presentano problematiche di tipo termico. Oggi il cappotto termico è tornato alla ribalta per il famoso ECOBONUS 110%.
L’isolamento a cappotto può essere applicato su qualunque tipo di parete esterna che non abbia particolari connotazioni architettoniche. Una parete rifinita con pietra o mattoni può essere comunque coperta con l’isolamento a cappotto e unitamente è possibile ripristinare il rivestimento in pietra sopra il cappotto.
Nel caso invece di un vecchio edificio con pareti esterne di scarso pregio ad esempio intonacate, l’intervento a cappotto e l’eventuale scelta di elementi in pietra come rivestimento esterno di pregio può aumentare il valore estetico ed economico dell’edificio.
Come si realizza un isolamento a cappotto?
In sintesi, la tecnica consiste nel fissare opportunamente sulla parete esterna (volendo anche internamente) uno strato isolante normalmente EPS, che può essere poi rivestito con intonaco o con elementi di rivestimento in pietra naturale ma anche ricomposta, a seconda dell’aspetto che si vuole conferire all’edificio.
I nodi critici per fissare un isolamento a cappotto sono:
- Lo spigolo tra due pareti- la giunzione deve essere realizzata in modo che non siano lasciati punti scoperti dall’isolante
- L’attacco a terra dello strato isolante- è necessario che lo strato isolante sia staccato dal terreno e protetto con uno strato impermeabilizzante, altrimenti la risalita di umidità dal terreno potrebbe danneggiare lo strato isolante e vanificare la validità dell’intervento
- Il coronamento dello strato isolante- la parte superiore del cappotto isolante deve essere protetta dalla pioggia, che danneggerebbe l’isolante
- Le interruzioni in corrispondenza di porte e finestre- come per l’attacco a terra e l’elemento terminale in alto ,questi punti devono essere protetti dall’umidità, pena la perdita di validità dell’intero sistema
I materiali utilizzati per lo strato isolante possono essere vari, sia naturali (come il sughero o la fibra di legno mineralizzata) che sintetici (fibra di vetro, sughero, polistirene, poliuretano, polistirolo). Nella scelta del tipo di materiale si deve tener conto che, in questo tipo di intervento, lo strato isolante è posto all’esterno dell’edificio, quindi maggiormente esposto agli agenti atmosferici e più facilmente deteriorabile. È quindi importante scegliere un materiale resistente sia agli urti che alle avverse condizioni ambientali.
Posso posare la pietra naturale sopra un cappotto termico?
La risposta è sì! L’importante è che la parete rivestita in EPS venga opportunatamente armata con protocolli che permettano di far reggere sulla parete in EPS (oppure altro isolante) un peso di almeno 100Kg/Mq, a prescindere se si posa pietra naturale oppure pietra ricostruita.
Il cappotto mantiene più miti le temperature dei muri perimetrali, generando così una massa termica attiva che influenza positivamente la risposta termotecnica dell’edificio. In altre parole, oltre a ridurre la dispersione di calore (termotrasmittanza), il cappotto migliora il comportamento della parete su tutto il ciclo stagionale. In estate, aumentando l’isolamento esterno, diminuisce notevolmente l’afflusso di calore limitando così l’impiego intensivo di condizionatori d’aria.
In inverno, i muri protetti dal freddo esterno dal cappotto possono instaurare scambi termici quasi esclusivamente con l’ambiente interno riscaldato. Le caratteristiche tecniche abbinate alle caratteristiche estetiche di bellezza unica della pietra naturale, la rendono perfettamente idonea per la realizzazione di rivestimenti di sistemi a cappotto.
I punti di forza di un rivestimento a cappotto con pietra naturale sono:
1. Elevata resistenza meccanica
2. Elevata resistenza agli sbalzi termici
3. Assorbimento d’acqua minimo
4. Elevata resistenza al gelo
5. Incombustibilità
6. Resistenza dei colori alla luce solare e all’invecchiamento
7. Resistenza alle macchie e allo smog
8. Resistenza agli agenti atmosferici
9. Leggerezza e facilità d’installazione
10. Facilità di ripristino dopo atti vandalici
I vantaggi dell’isolamento a cappotto rivestito in pietra naturale
- Si realizza uno strato continuo e uniforme che protegge dall’esterno l’edificio, isolando anche eventuali ponti termici. L’intervento migliora quindi il comfort termico all’interno degli edifici e isola considerevolmente anche dai rumori esterni
- Si proteggono le pareti esterne dagli agenti atmosferici e dalle infiltrazioni di umidità, causa di fenomeni di condensa, muffe e deterioramenti di vario genere
- La realizzazione contemporanea dell’isolamento e della finitura superficiale consente di diminuire sensibilmente i costi di cantiere
- È possibile realizzare questo intervento senza disagi per i residenti dell’edificio, poiché si interviene solamente dall’esterno, come per un normale intervento di manutenzione della facciata
- Ma arriviamo alla pietra: l’inerzia termica di un rivestimento in pietra ricomposta funge da scudo contro gli shock termici della superficie, quindi le variazioni di temperatura (anche repentine in determinate aree) non vanno direttamente a colpire lo strato di isolamento, ma sono smorzate dal rivestimento esterno che funge da protettivo.
Un muro rivestito con la pietra, sia essa naturale o ricomposta, grazie all’ottimo rapporto massa/conducibilità termica, contribuisce aumentare la funzione isolante ed al prolungamento dello sfasamento termico dell’edificio, aumentando le performance termiche e quindi i parametri di trasmittanza, conduttività, in sintesi un raffrescamento nei mesi estivi.
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Anche se poco tangente alla discussione, un cappotto rivestito in pietra, grazie alla fi superficie irregolare del rivestimento in pietra e alla sua elevata massa favorisce la rottura dell’onda sonora diminuendone la propagazione, il risultato: aumentiamo l’isolamento acustico delle nostre case
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