Meglio un isolamento a cappotto interno oppure esterno?
Esistono oggi in commercio diverse soluzioni tecniche per isolare termicamente uno stabile ma quella a “cappotto” risulta essere tra le più vantaggiose perché più facile da realizzarsi, e più economica, quindi per questo tra le più diffuse.
Ma quanti dubbi ci assalgono, quando dobbiamo prendere la decisione sul tipo di cappotto da utilizzare e quindi sulla spesa da affrontare.
Ecco una serie di domande e di risposte per chiarire tutti i dubbi sull’isolamento a cappotto termico sia esso interno che esterno.
1) Cos’è un cappotto termico?
Un cappotto termico in breve è un isolamento delle pareti realizzato con pannelli isolanti (normalmente in EPS o XPS), che vengono fissati con colla, rete e tasselli .
2) Che differenza c’è tra un cappotto esterno e un cappotto applicato in interno?
Nell’isolamento a cappotto esterno lo strato isolante si trova sull’esterno della muratura, mentre nell’isolamento a cappotto interno l’isolante si applica all’interno dei muri perimetrali, e poi successivamente viene intonacato.
3) E’ meglio un cappotto interno o esterno?
Tecnicamente il cappotto esterno presenta vantaggi non paragonabili ad un cappotto realizzato internamente. Mettendo l’isolamento in esterno proteggiamo la parete dalle escursioni termiche, quindi la muratura resta più calda in inverno e più fresca in estate, aumentando il comfort abitativo dello stabile. Oltretutto nella stagione fredda, in un muro isolato internamente si può verificare la condensa dell’umidità presente nella muratura e la conseguente formazione di muffe. Tale inconveniente si riduce quasi totalmente (sempre che il sistema a cappotto venga applicato rispettando i protocolli ETAG) se l’isolamento si trova nel lato esterno e quindi la muratura viene protetta dal freddo evitando così la formazione di muffa. Altro grande vantaggio del “cappotto esterno” consiste nella eliminazione o miglioramento dei ponti termici costituiti da solai, travi e pilastri che sono tra le principale veicoli ingresso del freddo all’interno del fabbricato, irradiando unitamente gli ambienti interni.
Il cappotto interno invece viene realizzato quando non si può intervenire dall’esterno, come ad esempio per vincoli condominiali. Un cappotto realizzato internamente, se non correttamente installato, può aumentare le condense e muffe: il vapore interno degli ambienti, migrando dall’interno verso l’esterno nella stagione fredda, condensano appena dietro l’isolante, dove incontrano la muratura fredda. Il fenomeno si risolve applicando correttamente una barriera vapore, o scegliendo materiali igroscopici e fortemente traspiranti.
4) Che differenza c’è tra EPS e XPS?
Di un materiale usato per isolare termicamente uno stabile è importante conoscere la conducibilità termica e la densità (o il peso per metro quadro). Più è bassa la conducibilità più il materiale isola dal freddo, più è alta la densità e più questo ci protegge dal caldo d’estate. Esistono in commercio materiali di origine naturale come sughero, silicato di calcio, fibra di legno oppure prodotti artificiali come polistirolo, polistirene, poliuretano.
5) Quale è la scelta migliore?
Vediamo in sintesi…
Se la tua casa ha problemi di caldo d’estate bisogna isolare con materiali naturali, con un’alta densità, in modo da aumentare lo sfasamento termico (se si usano isolanti con poca massa a volte si può peggiorare la situazione).
Se invece vuoi isolare solo dal freddo vanno benissimo i pannelli in Polistirene Espanso (EPS): hanno una bassissima conducibilità e un’altra traspirabilità. Nei posti in cui la parete si bagna spesso (es: zoccolatura) è meglio utilizzare il Polistirene Estruso (XPS) che, essendo idrofugo, fa sì che il cappotto non si “imbeva” di acqua.
In caso di pareti su cui si forma la muffa, è consigliato applicare come cappotto interno pannelli di silicato di calcio, che avendo un pH alcalino scoraggia la formazione di muffe e batteri.
6) Quanto costa il cappotto termico al m2?
Il prezzo varia da impresa a impresa, e da quanto è fatto bene il lavoro. Il prezzo al metro quadro del cappotto termico esterno realizzato con protocolli Originepietra può variare tra 30 €/m2 a 50 €/m2(a seconda se i vuole solo un cappotto normale oppure armato per essere ricoperto con rivestimenti in pietra o ceramica. Per qualunque dubbio non esitare a contattare ii nostri tecnici telefonando al +39 335 1626336.
7) Di quanti cm bisogna farlo spesso?
Conviene farlo più spesso che si può, tanto gran parte del costo è dovuto a ponteggi e altri costi che andrebbero ugualmente pagati. Per ottenere la certificazione dello stabile andrebbe comunque consultato un termotecnico. Minimo 10cm.
8) Si può usufruire della detrazione fiscale del 65%?
Certamente, è uno di quegli interventi che permette di detrarre in 10 anni il 65% delle spese sostenute.
9) Ho fatto il cappotto termico e ora ho problemi di condensa e muffa in casa: come mai?
– Nell’ambiente interno della casa si ha un’alta percentuale di umidità (oltre il 60%), pertanto prima di tutto bisogna capire la fonte di umidità e ridurla.
– Il lavoro non è stato fatto correttamente e non sono stati rispettati i protocolli di merito. Nel caso di cappotto interno, probabilmente hanno omesso di mettere un corretto freno al vapore, (va messo anche tra la parete oggetto dell’intervento e la parete a fianco che magari hai deciso di tenere senza cappotto), oppure non sono stati scelti i materiali adeguati all’intervento da effettuare. Nel caso di cappotto esterno, la causa scatenante sono i ponti termici (es. balcone, davanzale, marciapiede, tetto in cemento armato) che non sono stati eliminati.
10) Posso rivestire un cappotto termico esterno con un rivestimento in pietra naturale o pietra ricomposta?
I protocollo utilizzati da Originepietra sono in grado di garantire altissime prestazioni, assenza di ponti termici e assoluta compatibilità con i rivestimenti in pietra naturale ed in pietra ricomposta.
Originepietra ha appositamente perfezionato anche i prodotti complementari alla pietra come il collante, gli stucchi e l’inerte alleggerito. Tutti i prodotti utilizzati nei protocolli Originepietra sono perfezionati perché il sistema a cappotto non subisca danni o perdita di prestazioni nel tempo.
I criteri essenziali di tenuta, isolamento, permeabilità e inerzia termica sono stati presi in esame in modo da creare un equilibrio perfetto. La mancanza anche di uno solo di questi parametri, è causa di squilibri che compromettono l’intero sistema e nei casi più gravi comportano cedimenti e stacchi.
Originepietra riesce oggi a garantire pietra naturale o pietra ricomposta con doti di particolare leggerezza, di ottima permeabilità al vapore e di straordinaria conducibilità termica.
Un’esperienza che ha portato alla definizione di prodotti d’eccellenza che, sinergicamente, esigono ingredienti sicuri, componenti dedicati e procedure affidabili; dando vita al primo sistema garantito per la realizzazione integrata di rivestimenti in pietra ricostruita su isolamento termico esterno.
Il rivestimento in pietra Originepietra esalta la performance della funzione coibente e rende più robusta e resistente la struttura aggiungendo al sistema sei importanti vantaggi.
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